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Il Counseling nella clinica
– Rubrica Counseling Menopausa 1/ 1
MAITHUNA SRL – Istituto di Counseling
Corso di Formazione in Counseling, Marzo/Settembre 2007 – Baigno di Camugnano (BO)
Dr.ssa Rossana Cirillo
Il Counseling nella Clinica della Menopausa
Un gruppo di lavoro
Introduzione:
Tutto il secolo scorso è stato percorso da una frattura tra una medicina senz’anima e una psicologia senza corpo.
In tale frattura si è giocato il contrapporsi di una scienza sempre più tecnologica e iperspecialistica (basata sull’evidenza dei numeri e delle statistiche e chiusa nell’attenzione maniacale per la meccanica e per la biochimica dei corpi) con una psicologia svincolata da ogni attenzione ai correlati neurobiologici.
Come molti altri fenomeni che appartengono al corpo della donna, anche la menopausa è stata oggetto di modelli interpretativi dominati dalla scissione tra mente e corpo, scissione che non ha giovato a comprendere la complessità del fenomeno.
La Medicina Convenzionale in una visione riduttiva, sottrae tutto ciò che di psicologico e simbolico esiste e si muove nella mente della donna durante il climaterio.
I malesseri associati alla menopausa, ancorché certamente correlati ai cambiamenti ormonali, quando sono trattati con programmi terapeutici uguali per tutte vedono inascoltata la complessità di una crisi di transizione che si svolge nell’intimità della mente e del cuore della donna e che difficilmente raggiunge spazi socialmente condivisi.
In questo contesto, il counseling si rivela un ottimo strumento per esplorare le emozioni che costellano le crisi di questa età di transizione.
Il counseling può essere svolto in un setting individuale, che privilegia la relazione medico paziente, o in un setting di gruppo ove meglio trovano spazio le ansie e le paure legate a la menopausa nella loro dimensione socio-culturale.
Secondo Rogers, l’obbiettivo finale del counseling è quello di raggiungere l’insight ovvero “far pervenire il soggetto ad una maggiore indipendenza e integrazione e rimuovere gli ostacoli perché pervenga ad una crescita, perché possa autonomamente e consapevolmente affrontare i problemi”.
L’insight in menopausa si rivela dunque come un momento unificatore di una serie di esperienze di vita che fanno parte della propria biografia contribuendo a un nuovo modo di orientare il proprio comportamento. Un vero insight si acquisisce quando la persona è in grado di fare scelte positive e di raggiungere mete soddisfacenti; l’acquisizione di insight ha effetti sul mantenimento di una buona autostima, tanto è vero che la mancanza di consapevolezza spinge spesso a scelte inadeguate con evidenti ricadute negative sull’immagine di sé.
L’esito positivo dell’insight si esprime anche nella riduzione della tensione e in un aumento dell’auto-accettazione; le decisioni tendono così a tradursi in azioni. Si realizza così quanto teorizzato da Rogers che definisce il counseling come un rapporto finalizzato a far sì che il soggetto raggiunga una autonomia tale da consentirgli di far ricorso alle proprie risorse e nell’adottare comportamenti nuovi e più adattivi, modifichi il proprio disagio.
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Parte 2 – Il Counseling individuale in menopausa