Corsi in gravidanza, contenuti e obiettivi principali


Ecco cosa bisogna conoscere sui corsi in gravidanza.

Cosa bisogna Gli incontri che si propongono in gravidanza, classicamente dal settimo mese momento in cui la donna fruisce dell’astensione obbligatoria dal lavoro, sono ormai un appuntamento consolidato.

 

Assumono diverse denominazioni a seconda dell’ente o struttura che li propone : da “Percorso nascita” , a “Corso di Educazione Prenatale” al più classico “Corso di preparazione al Parto“.

 

In passato…

 

Ma cosa rispondere ad una donna che mi chiede: -” Ma dottoressa il corso serve? lo devo proprio fare? Avrei deciso di lavorare fino all’ottavo mese così non so se riuscirò a frequentarlo …”-. A volte risponde la mamma dell’interessata dicendo che ai suoi tempi queste cose non c’erano ma che ha partorito bene lo stesso!

 

Iniziamo col dire che l’educazione perinatale esiste da moltissimo e porta con sé una lunga storia di donne che hanno sempre assimilato informazioni e acquisito personali competenze sulla gravidanza ed il parto.

 

La modalità di apprendimento non era un momento ufficiale come oggi avviene attraverso i corsi! La competenza si sviluppava vivendo nella cerchia femminile all’interno della famiglia allargata, crescendo fratelli e sorelle più piccoli o partecipando direttamente o indirettamente al parto che il più delle volte avveniva tra le mura domestiche.

 

A partire dalla metà del secolo scorso, che ha coinciso con l’ospedalizzazione della nascita, si iniziano a perdere i riferimenti e le trasmissioni del “sapere” e la nascita viene affidata interamente  all’ospedale e alle persone che vi operano.

 

E’ da questo periodo che i corsi come oggi classicamente intesi, nascono, sull’esigenza della donna di sapere, di comprendere per poter condividere la sua esperienza. Siamo nell’epoca moderna dove il valore dominante diventa il principio di autonomia e la donna è partecipante e condivide una partnership con il suo medico e/o la sua ostetrica. E’ sulla base di tale principio che vengono proposti i consensi informati offrendo la possibilità di scelta per qualunque decisione diagnostico-terapeutica ( es. taglio cesareo a richiesta).

 

Scegliere implica dapprima sapere e i contenuti dei corsi sono orientati a lezioni puramente teoriche con tematiche che soddisfino principalmente il bisogno nozionistico: cosa succede durante il parto, i tempi del parto, quando andare in ospedale ecc. Le lezioni sono tenute da tutti gli operatori che ruotano nella scena del parto e a turno le donne incontreranno il pediatra, l’infermiera pediatrica, il ginecologo, l’ostetrica, l’anestesista a volte la psicologa…

 

Ma come ci coglie l’epoca post moderna?

 

Oggi vige l’etica dell’organizzazione, il valore dominante diventa il principio di “giustizia” e la donna cliente giustamente soddisfatto o non soddisfatto. I contenuti dei corsi necessariamente devono cambiare per adeguarsi a questa visione di buona o cattiva assistenza e il solo sapere teorico non è certamente più sufficiente!

 

Si rafforza la figura dell’ostetrica che diventa il fornitore elettivo di questo servizio al cliente-utente e il buon rapporto è centrato sullo standard di qualità del servizio stesso.

 

 

Con il focus sulla qualità cambiano i contenuti dei corsi che avranno l’obiettivo di:

 

  • Promuovere e migliorare lo stato di salute della donna partendo dal suo stile di vita.
  • Proporre esperienze di lavoro corporeo per attivarla nelle sue risorse endogene.
  • Favorire il legame con il bambino attraverso rilassamento e visualizzazioni.
  • Offrire un luogo di accoglienza e di ascolto.
  • Offrire un territorio sociale che valorizzi l’esperienza.
  • Creare motivazione per il parto fisiologico, affrontare il dolore, accogliere il bambino.
  • Promuovere e favorire l’allattamento materno.
  • Offrire supporto globale e personalizzato e attento ai bisogni individuali.

 

L’ostetrica attua una conduzione attiva che parte dalle esperienze e dai bisogni delle donne. L’approccio è corporeo, comportamentale, emozionale con tecniche tratte prevalentemente dallo yoga.

 

Gli incontri in gravidanza che rispondano a tutti questi obiettivi offrono un alto standard qualitativo per l’utenza e per l’operatore una sfida importante a cui siamo felici di partecipare!